Con la catalogazione e sistemazione del lascito del maestro Secondo Delbianco (1910-1981) può dirsi conclusa l'opera di aggiornamento dell'archivio storico del coro Polifonico di Ruda. Il lavoro, realizzato dall'archivista Vanni Feresin, ha permesso di schedare decine di centinaia di partiture e musiche utilizzate dai cori friulani a partire dalla seconda metà del Novecento.
Oggi l'archivio storico del Polifonico - oltre alle più di duemila partiture già in possesso del gruppo - può contare sui lasciti dei maestri Eligio Tomasin, Giovanni Famea e, appunto, Secondo Delbianco per una consistente mole di documenti utili per coloro che intendessero lavorare sulla musica e sui musicisti attivi in Friuli nel secolo scorso.
Per il Polifonico si è trattato di un altro tassello importante del suo essere 'associazione culturale' a tutto tondo interessata non solo al canto, ma anche alla più generale opera di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio musicale della nostra regione.
Oggi l'archivio storico del Polifonico - oltre alle più di duemila partiture già in possesso del gruppo - può contare sui lasciti dei maestri Eligio Tomasin, Giovanni Famea e, appunto, Secondo Delbianco per una consistente mole di documenti utili per coloro che intendessero lavorare sulla musica e sui musicisti attivi in Friuli nel secolo scorso.
Per il Polifonico si è trattato di un altro tassello importante del suo essere 'associazione culturale' a tutto tondo interessata non solo al canto, ma anche alla più generale opera di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio musicale della nostra regione.
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